Caro Adulto, provi stupore?

Come sempre, dai bambini c’è da imparare.

Qualche anno fa passeggiavo nella zona in cui vivo, in compagnia di un caro tre-enne e ho incontrato un pavone che ci ha regalato lo spettacolo che vedete in foto, con tanto di coda aperta e movimenti danzanti. Io sono rimasta allibita nel trovare un animale simile passeggiare tra le vie, mi sono goduta lo spettacolo e la mia mente ha quasi subito iniziato a cercare di capire come raccogliere informazioni su questo pavone: “Che ci fa qui? Di chi sarà? Avrà bisogno di qualcosa?”.

Il tre-enne che passeggiava con me ha reagito in modo diverso. Ha sgranato gli occhi che sono diventati luccicanti, ha aperto la bocca, prima si è immobilizzato poi ha iniziato a saltellare e ha emesso un sonoro “wow è fantastico!”. Corpo, mente ed emozioni sembravano in perfetta armonia dentro di lui ed esprimevano in modo coerente il suo STUPORE.

Sembrava in connessione empatica con ciò che accadeva davanti a lui. Questo momento emozionale ha poi lasciato spazio a molte domande e messo in moto idee.

Cosa ne pensa Eric Berne?

Eric Berne, medico e psicoterapeuta Canadese, padre dell’Analisi Transazionale, alla fine degli anni ‘50 parla di Stati dell’Io (Genitore Adulto e Bambino). Secondo l’Analisi Transazionale in noi convivono, a volte in armonia a volte meno gli “Stati dell’Io” chiamati Genitore, Adulto, Bambino. Nel rapporto con noi stessi e nel rapporto con gli altri, passiamo da uno Stato dell’Io ad un altro.

G (Genitore) Quando siamo in questo stato dell’Io riproponiamo  i comportamenti, i pensieri e le emozioni assorbiti dai genitori o da altre figure genitoriali. Quando ci comportiamo, ci sentiamo o pensiamo come facevano i nostri genitori o altre figure genitoriali, si dice che siamo nello Stato dell’Io Genitore.

A (Adulto) Quando siamo in questo stato dell’Io, i nostri comportamenti, i pensieri e le emozioni sono una risposta diretta  qui ed ora a quello che succede intorno a noi, utilizzando tutte le capacità che abbiamo di persona adulta. In questi casi siamo nello Stato dell’Io Adulto.

B (Bambino) Quando siamo nello Stato dell’Io Bambino siamo in contatto con i comportamenti, i pensieri e le emozioni dell’infanzia. Quando ci comportiamo, sentiamo o pensiamo come avremmo fatto da bambini, siamo in questo Stato dell’Io.
Nello Stato dell’Io Bambino siamo in contatto con processi innati quali la tendenza all’esplorazione, la curiosità, l’intuizione, la creatività, la capacità di adattarsi alle richieste dell’ambiente.

Nel lavoro di Counselor mi capita di incontrare adulti che si sono persi questa parte bambina o l’hanno così lasciata impolverare da averla dimenticata in favore di schemi di pensiero ed emozioni legati ad un vivere vigile, strutturato e lineare che lascia poco spazio a nuove occasioni, nuovi percorsi, nuove possibilità, nuove emozioni.

Lo stupore diventa, da Adulti quasi una sfida o un valore da recuperare per stare bene, per riconnettersi con questa parte Bambina e tenerla in armonia con le alte parti, in modo da vivere in equilibrio, con consapevolezza.

E dunque, sta a noi.
Alleniamoci agonisticamente a tenere lo sguardo aperto e ricettivo, abitiamo il mondo con cura e osserviamone i dettagli, le tonalità. Lasciamo entrare la meraviglia dentro di noi in modo da poter poi gettare lo sguardo oltre, al di là delle cose che ci scorrono velocemente davanti, in uno scenario di speranza e possibilità.

Lo stupore può anche nutrirsi di creatività e con lei mantiene vivo il desiderio di conoscere, di continuare a sperimentarci e trasformarci. Ci invita a prendere posizione, ci spinge fuori dai nostri limiti e ci fa accedere a paesaggi interiori di meraviglia. L’entusiasmo si arricchisce di sfumature, di coraggio, di emozioni, di avventure.
Anche le Neuroscienze ci dicono che il cervello “plastico”, stimolato dallo stupore ne giova, si mette in azione e impara a sfruttare il suo potenziale in maniera soddisfacente e creativa.

Proviamo a dedicare del tempo a esperienze insolite, impensabili per l’idea che abbiamo di noi stessi, usciamo dalle abitudini ripetitive, cambiamo strada, cambiamo gusto della pizza, visitiamo località nuove, ascoltiamo nuove melodie. Accogliamo ciò che può trasformarsi in una possibilità di cambiamento, rivitalizzazione e crescita. In questo modo ci avvicineremo allo STUPORE e ne sentiremo il beneficio.

Tu e lo stupore siete amici?

Se desideri approfondire queste tematiche, il Counseling e la Mindfulness possono essere un aiuto. Contattami e sarò felice di ascoltarti e guidarti in questa ricerca.

Chi è Silvia Valaguzza

Silvia ValaguzzaCredo che la vita non abbia luogo né nel passato, né nel futuro, bensì nel presente, in un dialogo fluido e consapevole tra mente, corpo ed emozioni alla ricerca del proprio Ben-Essere. Si favorisce così la realizzazione di un’esistenza significativa.

Nei progetti che realizzo, per privati e aziende, metto personalmente volontà, energia ed entusiasmo al fine di rendere fruibili conoscenze e pratiche così incredibilmente accessibili e preziose per un larghissimo numero di persone, in ambiti differenti di vita. Contattami

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