
Prenditi cura di te
Come contattare un professionista di Counseling e Mindfulness
“Il primo contatto”
Il numero di telefono è appoggiato sul tavolo della cucina ormai da giorni. Nome, cognome e numero di telefono. L’amica che mi ha consigliato questo professionista mi ha garantito, per esperienza personale, che si tratta di una persona competente e accogliente, ma allora, perché ogni volta che prendo coraggio per chiamare e fissare un primo incontro, iniziano a scorrere nella mia mente vari pensieri che un po’ mi bloccano?:
“Forse la fatica che sento si risolverà col tempo, meglio attendere”, oppure “Temo che il mio problema sia molto grave e devo pensare meglio a come esporlo, prendo tempo” oppure “Oggi ho molti impegni e me ne occuperò domani” oppure “ Me la caverò da solo”….
Diverse persone mi raccontano, nella mia esperienza di lavoro, di questi e molti altri pensieri che affollavano la mente prima di contattarmi, distogliendola da ciò che serviva loro: prendersi cura di sè.
Le persone chiedono ascolto, riconoscimento del proprio vissuto, un aiuto a vedere una direzione possibile di Ben Essere.
Dopo questo primo passo, sarà mio compito accogliere, comprendere, approfondire e orientare le richieste d’aiuto espresse nei primi contatti (telefonico, E-mail, primi colloqui) cercando di restituirle “decontaminate” (E. Berne) ai protagonisti.
Molto frequentemente, infatti, la domanda iniziale d’aiuto non può essere colta alla lettera, “L’essenziale si trova spesso altrove”, quindi diviene molto importante accogliere la domanda esplicita e prestare ascolto alle parole non dette, alle emozioni silenti.
Accogliendo con cura, prudenza e rispetto è possibile iniziare a districare i fili del racconto e consentire l’apertura di uno spazio progettuale di sostegno e cura.
Anche a voi succede?
dr. ssa Silvia Valaguzza
Mindfulness Counsellor