Ti capita di tenere d’occhio il meteo?

C’è un pregiudizio diffuso che vede coloro che seguono un percorso introspettivo di Counseling o praticano la Mindfulness, come persone zen, imperturbabili, calme, pacate, altruiste ed anche per questo un po’ invidiate e allo stesso tempo odiate.

Di sicuro per praticare la Mindfulness o altre forme di consapevolezza o saggezza antica non serve chiudersi per anni in una caverna sui monti!

Anzi la nostra epoca, in un certo senso, unica nella storia dell’Umanità, è di grande aiuto per sviluppare competenze di Mindfulness.

Perché?

A differenza di 100 anni fa dove la vita era per molti legata alla cura della terra e per pochi altri a lavori impiegatizi o piccole imprenditorie,  si viveva di legami, di sostegno reciproco.

Tutto ha poi preso un’accelerazione che ha contribuito ad una falsa illusione di progresso.

Gli effetti sono la maggiore velocità, il progressivo allentamento dei legami, un senso di incertezza e un aumento della richiesta di performance nella vita privata e professionale. Quindi un’epoca in cui aleggia il dovere di essere veloci, belli, in forma, ottimisti, con profili social smaglianti, con professioni brillanti, con figli brillanti, etc, etc.

Questa pressione di richiesta performante collettiva fa leva su una visione individualista ed egoistica della persona che rischia di viversi inadeguata se non è performante, se non riesce realmente a stare al passo con l’accelerazione e la forma.

La sostanza che fine ha fatto?

Il progresso “buono” fortunatamente, ha anche favorito la possibilità di accedere maggiormente alla cultura, alla salute, alle conoscenze, alle esperienze ma a caro prezzo ossia con un grande sforzo per scegliere ciò che serve davvero a farci vivere bene, liberi da condizionamenti esterni ed inevitabilmente interni.

Ne consegue che molti vivono frustrazione, senso di colpa, senso di inadeguatezza, stati d’ansia e abbattimento.

Altri invece cercano con ogni mezzo di resistere e stare al passo aiutati da un senso di  euforia ed eccitazione.

Fermare il mondo non è possibile esattamente come non si possono controllare le tempeste o le onde del mare, dunque quello che molte persone, fortunatamente, chiedono in questa epoca è ritrovare una direzione nuova ed una velocità più umana per stare in questo vortice che strizza.

Una dimensione squisitamente umana, personale per attraversare le difficoltà senza osteggiarle ma neanche rincorrerle o sentirsene schiacciati.

La Mindfulness nasce dalle filosofie della saggezza antica orientale. La sua diffusione in Occidente le ha dato un connotato modaiolo per cui si può avere l’idea che alcuni la usino per apparire illuminati o performanti ma occorre fare chiarezza.

 

Facciamo chiarezza

Chi davvero pratica Mindfulness, in modo coerente nella vita, è lontano da una motivazione di cliché o moda, in quanto praticare la presenza con consapevolezza è vivere in libertà.

Liberi dai condizionamenti interni ed esterni, in presenza alla vita così come è.

Questo richiede:

  • Molto allenamento, anzi allenamento agonistico.
  • Intenzioneforza di volontà
  • Fare amicizia con il respiro e con se stessi, accogliendo ciò che siamo, con i nostri tempi
  • Vivere consapevolmente in presenza

Dunque, “Per danzare nella tempesta della vita” e attraversarla evolvendo, occorre sintonizzarsi bene con il proprio meteo interiore sviluppando consapevolezza.

Lo scopo di ogni pratica mindfulness è sperimentare la vita nel suo svolgersi, senza cadere nella modalità automatica pensiero/preoccupazione.

Entrare nello stato dell’essere anziché del fare può liberarci dalla preoccupazione e aiutarci a gustare ogni momento per come si presenta. Con questa calma, possiamo avvicinarci all’accettazione delle cose per come sono.

 

Pratica della settimana: il meteo interiore

Iniziamo con l’accogliere il nostro meteo interiore.

Surfisti e velisti controllano il vento e le correnti, chi ama il trekking in montagna controlla le precipitazioni. Molti di noi controllano le previsioni metereologiche per avere un’idea delle attività da svolgere durante la giornata.

Ognuno di noi ha un proprio meteo interiore.

Ci prendiamo del tempo per osservarlo?

Se ci sintonizziamo e ascoltiamo il nostro cielo interiore possiamo sviluppare consapevolezza di ciò che viviamo.

Questa pratica breve ci permette di prendere contatto con ciò che accade dentro di noi ora (pensieri, emozioni, sensazioni corporee) e dunque ascoltare e accogliere ciò che c’è per stare in presenza.

Iniziamo!

  • trova un posto tranquillo (magari un posto per te speciale) e una posizione per te comoda (seduto a terra, su una sedia, sdraiato..)
  • contatta dentro di te l’intenzione di stare qualche istante con te stesso  
  • se ti va chiudi o socchiudi gli occhi
  • prendi contatto con il tuo respiro, che fedelmente ti accompagna sempre. Osservalo e lascia che scorra in modo naturale, dentro di te
  • guidato dal respiro,  prova ad osservare cosa accade: osserva le tue sensazioni corporee (contratture, tensioni o fluidità..) e lascia che il respiro attraversi e riossigeni ogni parte del corpo. Porta la tua attenzione anche alla muscolatura del viso e osservala, Che espressione hai?  (distesa, contratta..)
  • ora osserva i tuoi pensieri. Si può trattare di pensieri ricorrenti o del momento, ad esempio: “Come trovo il tempo per consegnare quel lavoro al mio capo?” “Cosa ci faccio qui a fare questa pratica?” “Come vivremo i prossimi mesi?”… I pensieri  fanno parte di noi. Non serve controllarli o bloccarli ma semplicemente riconoscerli. Puoi provare ad usare il tuo respiro per accompagnarli altrove perché ora non servono. Rimani focalizzato sul tuo respiro
  • osserva quali emozioni sono collegate ai pensieri. Potrà capitare che tu senta il battito del cuore. In questo caso lascia che il respiro fluisca anche qui per qualche secondo
  • Rimani in contatto con il tuo respiro, semplicemente inspira ed espira
  • Prendi consapevolezza di tutte le tue sensazioni: corporee, emotive, intellettive.
  • Immagina che il tuo corpo sia una grande cellula che respira attraverso tutti i sensi
  • Prova ora a riportare la tua attenzione al viso, quale espressione hai?
  • Stai ancora qualche istante con il tuo respiro.
  • Sei qui, ora, in presenza a te stesso. Questo è il tuo meteo e ora puoi liberamente decidere come vivere la tua giornata.

Questa pratica tanto semplice ma altrettanto potente per sviluppare consapevolezza e accettazione di sé,  puoi provarla anche con i bambini magari semplificando un po’ il linguaggio.

Parole chiave

Emozioni
Corpo
Pensieri
Consapevolezza
Meteo interiore
Intenzione
Accelerazione
Ascoltare
Accogliere
Calma

Spero tu abbia trovato beneficio in questa pratica alla ricerca del tuo meteo interiore che può diventare per te un tuo momento quotidiano, di inizio della tua giornata. Se la Mindfulness ed il Counseling fanno per te e desideri saperne di più, esplora il mio sito o contattami.

Ti aspetto con un nuovo tema ed una nuova pratica per il prossimo appuntamento del Summer Monday, il nostro succo del lunedì mattina.

 

 

 

Chi è Silvia Valaguzza

Silvia ValaguzzaCredo che la vita non abbia luogo né nel passato, né nel futuro, bensì nel presente, in un dialogo fluido e consapevole tra mente, corpo ed emozioni alla ricerca del proprio Ben-Essere. Si favorisce così la realizzazione di un’esistenza significativa.

Nei progetti che realizzo, per privati e aziende, metto personalmente volontà, energia ed entusiasmo al fine di rendere fruibili conoscenze e pratiche così incredibilmente accessibili e preziose per un larghissimo numero di persone, in ambiti differenti di vita. Contattami

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