Dalla paura al coraggio

Quale esperienza hai con la paura?

Alcuni di noi vivono situazioni di stress con alte dosi di paura, altri invece con la stessa dose di stress non sentono la paura, altri ancora quando vivono situazioni di stress, sentono la paura e poi la attraversano per evolvere.

Sono modi diversi di avvertire e vivere la paura.

Recentemente un’amica mi ha chiesto un approfondimento sulla paura e mi ha raccontato la sua, di questi mesi.  Lei ha attraversato fasi diverse di paura e anche ora, dopo il lockdown, sente di vivere ancòra in uno stato di paura che la tiene nuovamente in allerta.

Mentre la ascoltavo mi sono venuti in mente Eric Berne e Friedrich Nietzsche che possono aiutarci a osservare il nostro rapporto con la paura.

Cosa ne pensa Eric Berne

Eric Berne, medico e psicoterapeuta Canadese, padre dell’Analisi Transazionale, alla fine degli anni ‘50 parla di Stati dell’Io (Genitore Adulto e Bambino).

Secondo l’Analisi Transazionale in noi convivono, a volte in armonia a volte meno, gli Stati dell’Io chiamati: Genitore, Adulto, Bambino. Nel rapporto con noi stessi e nel rapporto con gli altri, passiamo da uno Stato dell’Io ad un altro.

Quando Berne parla dello Stato dell’Io Bambino, lo descrive così:

B (Bambino): quando siamo nello Stato dell’Io Bambino siamo in contatto con i comportamenti, i pensieri e le emozioni dell’infanzia. Ci comportiamo, sentiamo o pensiamo come avremmo fatto da bambini.
In questo stato siamo in contatto con processi innati quali la tendenza all’esplorazione, la curiosità, l’intuizione, la creatività, la capacità di adattarsi alle richieste dell’ambiente.

Lo stato dell’io Bambino può esprimersi in modo Adattato-Ribelle e Libero.

B Adattato: quando ero bambino mi adattavo alle esigenze dei genitori o altre figure genitoriali perché in questo modo avevo capito che piacevo di più e mi sentivo più amato.

Ad esempio, in presenza del papà non mostravo paura, anche se ne avevo perché lui voleva che io mi mostrassi forte e così lui sembrava essere  felice, oppure con la mamma ridevo di più perché sapevo che lei non era contenta se io piangevo. Dunque con lei cercavo di ridere anche se a volte ero triste. Ora da adulto quando adotto questi comportamenti in modo automatico non rispondo a bisogni miei ma di altri, come facevo da bambino e si dice che sono nello stato dell’io Bambino Adattato.

B Ribelle: da bambino a  volte mi ribellavo alle regole che i miei genitori avevano stabilito per me.

Ad esempio mostravo paura per ogni cosa con papà e tenevo il broncio lamentandomi con la mamma giusto per il gusto di dare loro filo da torcere. Invece che adattarmi alle loro aspettative facevo il contrario. Ora da adulto capita che io mi ribelli in modi simili a questi. Quando mi sale la paura per via di una consegna lavorativa ad esempio tendo  a ribellarmi ed i oppormi con forza.

B libero: da bambino, altre volte, mi comportavo, pensavo e sentivo in modo autonomo e libero da condizionamenti, come volevo io, senza censure esterne. In tal caso ero nello stato del Bambino Libero.

Ad esempio se mi sentivo triste piangevo, se avevo paura cercavo conforto e coraggio nei miei genitori e ridevo quando ne avevo voglia. Da adulto mi capita spesso di provare piacere quando mi sento libero di esprimere ciò che sento e che penso, in modo per me naturale.

 

Cosa ne pensa Friedrich Nietzsche


Friedrich Nietzsche, filosofo tedesco, ha scrittole  “tre metamorfosi” riferendosi a tre strati della coscienza che lui chiamava così: il Cammello, il Leone e il Fanciullo.

CAMMELLO:  è quello stato di coscienza della persona che si adatta al gruppo. Una grande pecora che segue gli altri e difficilmente fa scelte individuali, segue meccanicamente la maggioranza.

In questo stato di coscienza non si sente la paura, l’amigdala (zona del cervello profondo che è legata alle emozioni ed in particolar modo alla paura) non si attiva.

Spesso si tratta di persone che non sono soddisfatte della propria vita perché non hanno sviluppato la propria autentica individualità e presentano una serie di paure sotto il livello della coscienza.

Eric Berne, nella teoria degli Stati dell’Io, come abbiamo visto sopra parla del Bambino Adattato.

Ad esempio una persona in questo stato Adattato può sentirsi insoddisfatta del proprio lavoro ma tende a razionalizzare “Non mi interessa questo lavoro”. Attraverso un lavoro di counseling orientato alla realizzazione di sé può invece emergere che la paura la stia bloccando e le impedisca di dedicarsi ed evolvere nella vita e nel lavoro.

Parole chiave: non si è in contatto con la paura.

LEONE: il leone ruggisce, è forte, combatte, vive della propria energia.

Questo stato di coscienza riguarda le persone che si ribellano e discostano dal gregge e dai suoi doveri stabiliti, trovano in sé ed esprimono la propria direzione contro i falsi idoli. Talvolta possono sentirsi sole, percependo gli altri come assopiti.

Queste persone vivono la vita con grande spirito combattivo: l’amigdala è attiva. C’è la paura, c’è la tensione!

Eric Berne nella teoria degli Stati dell’Io, come detto sopra,  parla di Bambino Ribelle.

Ad esempio una persona che sente il bisogno e ricerca continue sfide lavorative può trovarsi in questo stato di continua tensione e combattimento. Si tratta di uno stato molto faticoso.

Parole chiave: la persona combatte per realizzare qualcosa di diverso con coraggio e fatica.

FANCIULLO:  in questo stato di coscienza la persona ricerca l’autentica affermazione di sé e la realizzazione attraversando la paura. Vive la sua vita nel coraggio ma va anche oltre ed è superiore al coraggio. Dice sì alla vita, sperimenta pienezza e gioia perché vive la propria autenticità e l’essenza della libertà umana, non intesa come ribellione bensì libertà dai condizionamenti.

Tale dimensione della coscienza è la parte potente, creativa, sempre nuova che fornisce senso e succo alla vita. Il coraggio non è non aver paura bensì sta nel riuscire ad andare avanti nella paura.

Nella teoria degli Stati dell’Io questa dimensione fa riferimento allo Stato del Bambino Libero che esprime liberamente pensieri emozioni e sensazioni corporee.

Parole chiave: osservare e attraversare la paura con coraggio.

 

Dalla paura al coraggio

 

La paura può essere considerata dunque, una sorta di paralisi della vita che si àncora nel punto dove la vita si esprime e realizza e cioè nel dare. Si può uscire da questa paralisi imparando a donarsi completamente, anche nella paura, con coraggio.

Come?

Avvicinandoci alla paura e guardandola negli occhi con coraggio e consapevolezza, ascoltandola con il cuore senza bloccarla, senza negarla.

Se osserviamo e ascoltiamo la paura ci parla e ci indica la soluzione per uscire dalla paralisi emotiva, a questo punto grazie al coraggio e alla consapevolezza, le nostre paure divengono una spinta verso la vita che desideriamo.

Questo percorso di trasformazione della paura può innescare un sistema virtuoso di gioia, di osservazione e consapevolezza che richiede impegno agonistico. Piano piano ci si accorgerà che paure che in precedenza avvertivamo come molto angoscianti oggi le sentiamo più gestibili con creatività e fermezza.

La Mindfulness ed il Counseling  possono essere una guida per entrare in contatto e sviluppare consapevolezza con le nostre paure, in modo da sostenere la forza interiore, utilizzando proprio la paura come strumento di trasformazione

Se sei interessato a queste tematiche, consulta il mio sito o  contattami, sarò felice di accompagnarti in questo percorso di trasformazione.

 

 

 

Chi è Silvia Valaguzza

Silvia ValaguzzaCredo che la vita non abbia luogo né nel passato, né nel futuro, bensì nel presente, in un dialogo fluido e consapevole tra mente, corpo ed emozioni alla ricerca del proprio Ben-Essere. Si favorisce così la realizzazione di un’esistenza significativa.

Nei progetti che realizzo, per privati e aziende, metto personalmente volontà, energia ed entusiasmo al fine di rendere fruibili conoscenze e pratiche così incredibilmente accessibili e preziose per un larghissimo numero di persone, in ambiti differenti di vita. Contattami

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sviluppo progetti personalizzati di Counseling, Mindfulness e Olfattoterapia per le persone e per le aziende.

Richiesta contatto

Contattami e scopri come aiutare te stesso o i tuoi collaboratori a ritrovare una condizione di Ben-Essere grazie alla Mindfulness, al Counseling e all'Olfattoterapia.

Manda un SMS o chiama al +39 3932542616

Oppure compila il modulo qui sotto.

Dove ricevo:

Segrate presso Spazio Cascina Ovi
Via Olgia 9/13

Milano
Via Pacini, 36

SILVIA VALAGUZZA
+39 3932542616 | info@silviavalaguzza.com | Milano, Italia
P.I. 07014590967

Copyright Silvia Valaguzza Counseling | All Rights Reserved | Privacy e Cookie Policy