
Tracciare una nuova direzione
Come tracciare una nuova direzione
Ti sei chiesto cosa sia essenziale per te in questo periodo di vita per tracciare una nuova direzione sostenibile?
Ringrazio le persone e le aziende con cui lavoro negli incontri di Mindfulness e Counseling perché suggeriscono alcuni dei temi che poi io sviluppo in rubrica.
Il tema di oggi proviene da una richiesta di F. (33 anni):
“Come posso costruire la mia direzione personale e professionale, governando la paura di perdermi nell’incertezza del periodo”?
Un tema più che mai attuale.
Perdersi per ritrovarsi
Ti è mai capitato di parcheggiare l’auto sotto casa la sera e la mattina seguente, fare una vera e propria caccia al tesoro per trovarla? Stai forse perdendo la memoria o l’orientamento? No, ma allora cosa succede? Succede che non eri presente in quel preciso momento.
Dove era la mente?
La mente era altrove e del presente si occupavano i tuoi automatismi. Automatismi come mangiare, bere, correre, andare in bicicletta, parcheggiare, lavarsi i denti. Ossia azioni che possiamo compiere in automatico, anche senza presenza.
La mente era altrove, ma dove?
Numerose ricerche confermano che trascorriamo più tempo a rimuginare sul passato e a prevedere il futuro che a vivere il nostro presente.
Secondo uno studio dell’Università di Liegi (2013) le persone mediamente dedicano mentalmente il 43% del loro tempo a pensare al futuro, il 26% al passato e solamente il 15 % al presente.
Quindi noi dedichiamo quasi il 70 % della nostra vita a due dimensioni temporali che semplicemente non esistono ora: il passato ed il futuro.
Ma al presente chi ci pensa?
Presenza
Vivere presenti a se stessi richiede intenzione ed equilibrio che ognuno può coltivare allenandosi. C’è chi lo fa con la meditazione, chi con altre discipline.
La Mindfulness ed il Counseling possono sviluppare questa competenza di centratura e presenza.
L’equilibrio che ne deriva è un concentrato di consapevolezza, forza, potenza personale, coscienza, volontà, senso critico.
A volte, il momento magico, avviene proprio se ci accorgiamo di esserci persi, rimuginando sul passato o producendo pensieri infiniti sul futuro, perdendo di vista il presente.
Ad esempio mi accorgo che sto pensando alla mia giornata lavorativa di ieri e ai dialoghi con un collega che mi ha creato difficoltà oppure mi accorgo che continuo a produrre pensieri su una scadenza di lavoro o su un evento familiare che mi richiede impegno e organizzazione.
In questo prezioso attimo in cui ci perdiamo e ce ne accorgiqmo, avviene una sorta di insight e da qui, con grande allenamento, si sviluppa la consapevolezza e piano piano la capacità di presenza.
Il passato ha un suo valore, consiste nella nostra storia, e nelle esperienze che ci hanno accompagnato fino a dove ci troviamo oggi, un bagaglio di valore per la nostra evoluzione.
Il futuro invece si nutre dei desideri che coltiviamo oggi, ma non esiste ancora.
Ecco perché è importante prendersi cura del presente, per tracciare la nostra direzione.
Come tracciare una nuova direzione
Ma cosa ci conduce verso la nostra direzione dal presente al futuro?
La speranza
La speranza: questo sostantivo viene definito come attesa fiduciosa di un evento gradito o favorevole, stato d’animo di incoraggiante o consolante fiducia, convinzione fiduciosa, complesso di progetti proiettati nel futuro…
Una vera forza di propulsione che ci tiene alto lo sguardo, ci motiva, ci fa bene nel presente e ci orienta al futuro pieni di forza, coraggio e fiducia, ci rende liberi e attivi nella costruzione della nostra direzione.
Edmund Husserl ci dice che “l’uomo è un essere che progetta il suo futuro mosso dal desiderio di una vita più felice di quella che vive nel presente e quindi esplora con il pensiero e l’immaginazione le strade per arrivarci”. Parla di Speranza come fondamento del pensiero che poi ci conduce in una certa direzione.
Quindi se ci capita di sentirci vuoti, scoraggiati, impauriti non dimentichiamoci di loro: cura del presente, speranza e direzione.
6 passi per sviluppare equilibrio in movimento
- Sviluppa consapevolezza e prenditi cura di te, dei pensieri, del corpo, delle parole che pronunci, delle azioni che compi, delle relazioni che stringi, delle tue parti di luce e di ombra.
- Vivi in presenza e sii grato di ciò che sei e ciò che hai.
- Concentrati con fiducia sui tuoi punti di forza, su ciò che funziona, su ciò che desideri essere, ciò che desideri fare e ciò che desideri attrarre a te: traccia la tua direzione spinto dalla speranza di ciò che desideri come essenziale per te.
- Tieniti ancorato ad una frequenza di gioia e salute e lascia andare i pensieri limitanti.
- Fai silenzio.
- Elevati al massimo delle tue potenzialità umane e per far questo usa l’amore: amore per te stesso, per chi vive con te, per il tuo lavoro, per la Terra..
Il Counseling e la Mindfulness possono aiutarti a tracciare questa direzione di equilibrio in movimento.
Se ti piace l’idea seguimi su questa rubrica “Equilibrio in movimento”, visita il mio sito o contattami. Sarò felice di ascoltarti e tracciare con te la tua nuova direzione.
Immagine scelta da Chiara Valaguzza – Scienze dei Beni culturali-
Benedetta Cappa Marinetti (1897-1977), “Velocità di motoscafo”, 1919-1924, olio su tela (Roma, Galleria comunale d’arte moderna contemporanea).